2. Overture prenatale
Dunque, ci eravamo lasciati con un interrogativo e cioè da dove nasce l’incantamento … La risposta va cercata nell’epoca gestazionale, ovvero in un’esperienza storica ed onirica, origine del rispecchiamento del suono prenatale nel suono postnatale…
<< Il significato magico del suono prenatale trova la sua spiegazione nel fatto di costituire un significante della vita intrauterina, intesa come paradiso perduto. Riascoltando il suono già udito nella situazione prenatale, dopo il ‘disastro della nascita’, il neonato sembra dargli il significato di ‘arrivano i nostri!’, come se fosse il segno del ritrovamento di un bene perduto >>.
Il riconoscimento del suono prenatale nella vita postnatale da Fornari viene definito esperienza di specularità acustica primaria.
Tale esperienza fungerebbe da ‘saldatura’ tra vita intrauterina ed extrauterina, convergendo verso l’evento più significativo della vita postnatale: la poppata.
La fetologia ci istruisce sul fatto che entro la 18^ settimana di gravidanza si manifesta la suzione intrauterina del pollice, precursore dell’aggrapparsi al seno per succhiarne il latte.
Questa esperienza, che viene anche condotta con l’ispezione del volto materno (alla giusta distanza, venti centimetri circa, entro cui il bambino possa effettuare la messa a fuoco nella distanza seno-volto materno) è accompagnata da un’attività di tipo REM, in cui il bambino, pur essendo sveglio è un po’ come se sognasse.
La poppata costituisce un contesto esperienziale molto complesso nel quale percezioni mucose ( piacere del latte), percezioni acustiche ( il battito cardiaco, sul cui ritmo si sincronizzerebbe la poppata, come il “bagno sonoro” in cui si incastona la voce materna come gemma preziosa -Benenzon, Anzieu,Tomatis), percezioni visive esterne (il volto materno su cui il bimbo ha posato il suo sguardo fisso ed intenso) e percezioni visive interne ( sogno tipo REM- sogno) confluiscono in un unico evento e si uniscono. Il modellamento della suzione sul ritmo del battito cardiaco materno costituisce l’elemento ritmico-fonico originario che guida l’attività motoria della poppata quasi ci fosse tra la madre ed il bambino una danza a due che di snoda in una conduzione sognante. (L’unione dell’esperienza musicale originaria con l’esperienza visiva viene chiamata da Fornari una sinestesia eidoacustica primaria)
La cosa sorprendente è proprio l’accoppiamento danza-scena, vista grazie alla condizione REM.
La fantasia può spingersi ad immaginare la poppata come un ‘melodramma in miniatura’ (Fornari).
Gli affetti affonderebbero le proprie radici in questo misterioso sogno-danza originario .
Dunque si potrebbe affermare con decisione che il significato inconscio della musica corrisponde al significato della vita stessa…
Avremo modo di approfondire questa corrispondenza soffermandoci sulle implicazioni che innesca.